Si sente spesso parlare di quali bottoni dovrebbe aggiungere Facebook. C'è chi vorrebbe il “non mi piace” e chi vorrebbe il “non mi interessa”, chi addirittura punta su frasi ben più forti per esprimere il proprio dissenso. Pare (fonte Il Messaggero) che il team di Facebook stia lavorando davvero al tasto “dislike”, che potrebbe, dunque, comparire molto presto sotto ad alcuni post. «Sono anni che i nostri utenti ci chiedono il tasto “non mi piace”. Ora abbiamo deciso di seguire il loro suggerimento, e stiamo lavorando per fornire qualcosa che possa soddisfare le nostra comunità».

Secondo Zuckerberg, il tasto “non mi piace” potrebbe aiutare le persone ad esprimere meglio la loro empatia relativa a quello che succede su Facebook. Allo stesso tempo, però, il lavoro degli ingegneri non sarà semplice, perché il pulsante “dislike” non dovrà comparire sotto ogni post, ma solo per alcuni. Potrebbe essere un modo per esprimere solidarietà o disappunto a qualcosa di triste come un lutto, un incidente o una calamità naturale.
Ed eccoci arrivati al punto cruciale sui cui punta la campagna sociale che vogliamo presentarvi oggi: Liking isn’t helping. Non basta un “like” e nemmeno un “dislike” per aiutare persone in difficoltà. Certo, moralmente con il tasto “non mi piace” saremmo politicamente più corretti ma socialmente comunque inutili!
Questa campagna voluta dal CRS (Crisis Relief Singapore), utilizzando immagini reali, spiega efficacemente che i “Mi piace” di Facebook non aiutano realmente.
Le immagini scelte sono volutamente forti e scioccanti e rappresentano tre diverse catastrofi: inondazioni, guerre e terremoti. Alle immagini reali sono stati aggiunti dei “thumbs -up”, ovvero dei pollici alzati che simulano il “like” di Facebook.

Advertising Agency: Publicis, Singapore
Executive Creative Director: Ajay Thrivikraman
Creative Director: Kris Ng
Copywriter: Dunstan Lee
Art Directors: Tan Zi Wei, Chua Xiu Lu
Photographer: Sebastian Siah / Shooting Gallery / Getty Images

 

sabato, 10 giugno 2023
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