A cosa bisogna prestare attenzione quando si compra un drone?
Ci sono modelli pronti a partire che non richiedono alcuna speciale pre-conoscenza. Ci sono droni che mirano ad un divertimento immediato ed altri che prevedono un avanzamento nelle abilità del pilota. Una tipologia relativamente nuova è quella di droni-smartphone. Le applicazioni corrispondenti collegano l'apparecchio a Internet e questo consente di condividere foto e video direttamente con gli altri utenti. Insomma tutto è possibile con i droni di oggi e con una macchina fotografica.
Ma la verità, quella vera, sulla drone-mania e i “piloti” del weekend, ce la sintetizza Erik Ravelo nel suo ultimo lavoro recentemente pubblicato sulla sua pagina Facebook.
Un uomo, con uno smartphone tra le mani, pende dal classico cappio dell'impiccato tenuto sospeso da un drone. L'immagine suggerisce che, in verità, siano questi nuovi giochi e tutti gli apparecchi tecnologici ad essi collegati a guidare l'uomo e non viceversa. Una scritta recita: SUICIDIO MODERNO.
Siamo davvero sicuri che sia il nostro volere a controllare il drone?
Bisogna ammettere e riflettere sul fatto che i droni sono molto più di un nuovo hobby: siamo entrati nell'era del drone e questo può plasmare il nostro ambiente, le procedure per controllare le persone, il modo di fare le guerre e la lotta al terrorismo.
Erik Ravelo è uno scultore e pittore cubano. Quando aveva 18 è scappato da Cuba per andare in Argentina e inseguire i suoi sogni. Attualmente è direttore creativo di Fabrica, l'agenzia di comunicazione di proprietà del Gruppo Benetton Italia. Le sue controverse campagne per Benetton hanno sempre suscitato clamore. Nel novembre del 2011 realizzò "Unhate", una serie di immagini di leader mondiali che si baciavano.
Nel 2013 Erik presenta un serie di sette foto dal titolo "Gli intoccabili": una nuova provocazione per far riflettere sulla condizione dell'infanzia nelle società contemporanea.
In queste fotografie Ravelo crocifigge piccoli innocenti senza volto sul corpo degli adulti. Un Cardinale, un pagliaccio di McDonald, un soldato, un chirurgo, un turista occidentale, un ragazzo armato e un tecnico nucleare diventano le croci dei bambini. Adulti che si trasformano in strumenti di tortura. Perché essere un bambino oggi significa vivere tra guerre, abusi, indifferenza e consumismo.
Oggi il suo lavoro è stato pubblicato a livello internazionale ed esposto in tutto il mondo.