Una delle principali minacce per la sopravvivenza delle specie animali è la modifica, la perdita e la frammentazione dei loro habitat. L’uomo, ed il su progresso, ha infatti profondamente alterato il territorio.
Crescita demografica, sviluppo industriale, estensione delle aree urbane, espansione delle reti di trasporto e aumento della produzione di rifiuti sono alcune delle cause di perdita di habitat naturali, con la conseguente estinzione di alcune specie animali.
Per descrivere questo fenomeno, raccontando come alcune zone dell’Africa orientale sono cambiate negli ultimi anni, il fotografo inglese Nick Brandt ha realizzato una serie di scatti che fanno parte del progetto intitolato “Inherit the Dust” (La polvere in eredità).
Brandt ha stampato a grandezza naturale alcuni suoi vecchi scatti risalenti ad una quindicina di anni fa che ritraggono noti animali che popolano l'Africa, ed ha posizionato queste enormi fotografie nei luoghi in cui quegli stessi animali vivevano prima che questi posti subissero il mutamento che li ha portati allo stato attuale, vedendo nascere strade, edifici, fabbriche e discariche.
Il risultato è una vera e propria giungla urbana: una scimmia seduta all'interno di una discarica, degli elefanti camminano tra i camion all'interno di un cantiere e il re della foresta, sconfortato, controlla come procedono i lavori... Gli animali, adesso che l'uomo ha preso il sopravvento, sembrano decontestualizzati da quello che prima era il loro regno.
Questi scatti rendono perfettamente l'idea di come le cose cambiano, come l'habitat di questi animali viene modificato in breve tempo proprio sotto i loro occhi.
Scatti tristi, poetici, rigorosamente in bianco e nero, capaci di comunicare in modo dirompente i concetti di cambiamento e di perdita.
Per vedere la serie completa di Inherit the Dust vi consiglio di fare un giro sul sito del fotografo, ricco di tantissimi altri scatti.