"Nel corso degli anni ho scoperto che l'arte può essere divertente e seria allo stesso tempo. Ho sempre creduto che un artista debba comunicare qualcosa allo spettatore e coinvolgerlo nel proprio lavoro per completare la sua esperienza".
Questo è il pensiero di Allan Teger, fotografo autodidatta americano, autore della serie “Bodyscapes”. La carriera di Teger comincia in ambito universitario. Professore di Psicologia all’Università di Pennsylvania, specializzato negli studi sulla percezione della realtà, fino dalla metà degli anni ’70, volle trovare un metodo per rendere “visualizzabili” i suoi studi. Nacque così il progetto “Bodyscapes”, una serie mastodontica di scatti in bianco e nero, principalmente di nudi artistici femminili. In seguito a studi approfonditi sulla “coscienza mistica”, Allan Teger, arrivò alla sintesi che il concetto più semplice da capire e accettare è che due realtà possono esistere simultaneamente. Entrambe possono essere corrette anche se ciascuna è diversa. Così le curve di un corpo nudo possono essere colline dove fare romantici pic nic o partite di golf…Un ombelico può trasformarsi in una piscina così come il “lato b” una montagna da scalare o una stazione sciistica. La fotografia di Allan Teger, gioca sui chiaroscuri delle forme contestualizzando miniature umane in scenografie che corrispondono precisamente all’obiettivo dei suoi studi. Niente tecniche di foto montaggio né scatti in sequenza o fotoritocchi. L’immagine che ne viene fuori è incantevole e intima.
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