Benoit Paillé è un artista atipico: dal 2013 vive on the road sul suo camper, è un agitatore di coscienze, un genio creativo e una persona mostruosamente curiosa. Nella sua biografia racconta di come le sue dipendenze l'abbiano pian piano portato verso la fotografia. Artista autodidatta, è diventato noto al grande pubblico molto presto e questo lo ha portato ad esporre le sue opere in gallerie di tutto il mondo: Russia, Ucraina, Spagna, Olanda, Francia, Stati Uniti e Quebec.
Con il crescente numero di "Mi Piace" nel mondo digitale, possiamo davvero dire che oggi Benoit Paillé si è conquistato lo status di artista, anche se l'artista cerca di opporsi alla cultura dei selfie e alle tendenze main stream, provando a tenersi fuori da qualunque etichetta.
L’idea di Benoit Paillé non è solo quella di fotografare i paesaggi che incontra nel suo cammino, ma di crearne di nuovi tramite la sua arte, inserendo un oggetto, un colore o un soggetto a sorpresa in un ambiente che lo decontestualizzi.
Nascono così i Paesaggi Alternativi, una serie di foto dove un cubo di luce installato all’interno di un contesto naturale senza trucchi ne' fotoritocchi, conferisce all'ambiente un altro significato. Un flusso di luce che mette in discussione la realtà del paesaggio, perchè si sa che non ci sono luci in una foresta desolata o innevata. Non ci sono luci nella notte tra le dune silenziose di un deserto lontano...
L’apparizione di un pixel luminoso nel 2011 rompe la routine della natura, trasforma il paesaggio in una dimensione alternativa. Sembra interrompere o rallentare il regolare flusso del tempo, un rumore bianco che ridefinisce lo spazio creando un momento poetico e inquietante allo stesso tempo.
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All images ©Benoit Paillé
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