Gregg Segal, nel progetto "Daily Bread" ha immortalato venti bambini di tutto il mondo per mostrare come la globalizzazione abbia cambiato le loro (e le nostre) abitudini alimentari. Il fotografo Segal, già noto per il suo approccio sociologico alla fotografia, utilizza da sempre i suo scatti per esplorare la cultura, l'identità e la memoria; questa volta ha immortalato venti bambini circondati dai cibi che mangiano abitualmente per dimostrare che "i bambini di tutto il mondo hanno tutti diete simili e mangiano tutti lo stesso cibo". Un fenomeno che "ci fa riflettere sul fatto che i loro genitori comprano tutti negli stessi supermercati anche se vivono in continenti diversi".
Tutto parte da uno studio condotto nel 2015 dall'Università di Cambridge. L'analisi in questione cercava di indagare quali fossero i paesi con le diete più sane del mondo. 9 dei primi 10 paesi si trovano in Africa, dove ortaggi, frutta, noci, legumi e cereali sono alla base della cucina locale e dove i pasti vengono consumati principalmente in casa.
Gregg ha chiesto ai bambini di tenere un diario di tutto ciò che mangiavano in una settimana. Terminata la settimana l'artista ritraeva il bambino con il cibo disposto intorno a lui.
Andrea, Sicily, 2017
"Una delle sorprendenti lezioni di Daily Bread è che le diete migliori vengono spesso consumate dai più poveri”.
Negli Stati Uniti ad esempio benché ci sia una grande consapevolezza sull'educazione alimentare, i poveri sono i più grandi consumatori di cibo spazzatura perché è conveniente ed economico. Insomma costa meno mangiare da Domino Pizza o da Burger King che fare la spesa di frutta e verdura al supermercato. Inoltre nei paesi più poveri si mangia ciò che si trova in casa e non si consuma quindi cibo spazzatura o fast food.
Beryl Oh Jynn, Kuala Lumpur, 2017
Greta, Hamburg, 2017
Kawakanih, Brasília, 2018
Isaiah, Los Angeles, 2016