Marta Lapalombella è la giovane designer di accessori ideatrice del marchio 10 bags. Marta ha esordito a Parigi alla Fiera Tranoi, che la sceglie immediatamente come new talent per eccellenza. Le cose che rendono uniche le borse che anno dopo anno Marta propone sono due. Una è legata al nome stesso del marchio: il numero dieci. 10Bag nasce infatti perché ogni collezione non propone più di dieci modelli per collezione. La scelta del numero 10 mira a determinare la proposta di pezzi messi in campo per ogni stagione. La seconda caratteristica che rende particolari queste borse sta nelle lavorazioni a ventaglio. Dall’antica tecnica degli origami, nascono borse che cambiano forma, dimensione e vestibilità. Sono sufficienti, infatti, pochi e semplici passaggi per trasformare la borsa in un’altra borsa ancora, passando dall’elegante al casual con pochi tocchi.
Le borse Lapalombella travalicano il comune concetto di contenitore, per diventare un oggetto dotato di una propria identità, perfettamente in grado di vestire come un prezioso capo di abbigliamento. Le forme e i volumi diventano, allora, proiezioni di quell’identità, costruzioni stilistiche che passano attraverso speciali lavorazioni di volta in volta elaborate per confezionare creazioni uniche per sapore e creatività.
Lapalombella realizza borse e accessori moda seguendo i canoni della prestigiosa tradizione manifatturiera italiana. Dietro ogni creazione del brand si celano la passione e l’abilità di coniugare la formazione accademica con la ricerca e la sperimentazione. Per Marta la creazione è un processo che parte dall’osservazione dei fenomeni moda più attuali e si spinge oltre, sino a sfiorare il mondo dell’arte in un viaggio che attraversa culture e paesi spesso lontani. Per Marta, infatti, l’ispirazione è dappertutto: in un vecchio oggetto custodito in un cassetto o in luoghi lontani mille miglia, raggiungibili solo attraverso lo studio e l’immaginazione.
Di mezzo c’è sempre grande estro e manualità. Ogni creazione non nasce da schizzi, ma da vere e proprie sperimentazioni che prendono vita tra le mani della designer. Tutto questo avvicina sempre più la sua figura a quella di un moderno artigiano, in un mix di innovazione e meticolosità d’altri tempi.