L’anno 2018 ci ha riservato incredibili novità (non sempre positive) in qualsiasi campo. Il pianeta sembra voler fare i conti con la globalizzazione esplosa circa 20 anni fa e con una velocità spiazzante i tavoli che contano si sono ribaltati; la politica e l’economia veleggiano in modo caotico su nuovi lidi dove le regole internazionali hanno lasciato il passo a quello che è stato denominato “sovranismo”. La storia che vi raccontiamo entra a gamba tesa proprio in questo scenario; è molto attuale e spiega alla perfezione come nel mondo di oggi, la forza del piccolo Davide può battere il gigante Golia…Parliamo del progetto creato su Instagram ormai 5 anni fa, letteralmente esploso nel 2018, di Tony Liu e Lindsey Schuyler: Diet Prada
Due giovani designer freelance, anonimi fino a poco tempo fa, cominciando per gioco hanno iniziato a pubblicare su Instagram, il copycatting relativo agli abiti, ai brand, ai protagonisti più importanti del mondo della moda. Una ricetta semplice che fa leva su un’abitudine generale di commentare ferocemente o ironicamente ciò che accade nel mondo dorato, irraggiungibile e spietato del Fashion System. Un modo come un altro di condividere fuori dal proprio salotto di casa le opinioni, stimolando al dibattito un pubblico più ampio della propria cerchia di amicizie. Il tam tam ha funzionato talmente bene che Diet Prada oggi conta un milione di followers (chiamati i dieters), dimostrando un peso specifico di tutto rilievo.
Nulla passa liscio sotto la spietata lente dei “dieters” o degli “star dieters” (quelli che forniscono i migliori consigli o scoop), che propongono, suggeriscono, e commentano in modo compulsivo ciò che è In o Out, questa volta da un punto di vista diverso: il pubblico valuta, il fashion System si adegua o rimane silente. Diet Prada ha messo in imbarazzo (un eufemismo che si traduce in perdite milionarie) colossi com D&G, Zara, Marni; ha messo alla berlina le modelle e le attrici più popolari. Niente che si possa paragonare al bullismo ma un oceano d’ironia che almeno per ora sembra tollerato anche dalle multinazionali e che punta a difendere le piccole imprese di fashion design che troppo spesso vengono cannibalizzate senza pietà. Diet Prada è diventato un opinion maker globale creando grande scompiglio anche tra i patinatissimi media del mondo fashion; se all’inizio sorridevano della novità, adesso iniziano a temerne la velocità, freschezza e sopratutto la forza della community di dieters. Se Miranda Priestly, potesse vedere cosa succede su Diet Prada, sarebbe assolutamente inorridita! Il mondo capovolto dove il pubblico prende le redini del gioco e mette sotto processo in modo imbarazzante ed irrevocabile dei dogmi inattaccabili.
Siamo curiosi di vedere le evoluzioni di questo progetto con la speranza che riesca a rimanere come Davide e non a trasformarsi in un altro Golia...
All images ©Diet Prada
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