Markus Raetz, classe 1941, è sempre sulla cresta dell'onda. La sua produzione artistica è ricchissima e alcune delle sue opere sono conservate in collezioni pubbliche, tra cui il Museum of Modern Art a New York e il Kunstmuseum Basel a Basilea. Tra i vari riconoscimenti, Raetz è stato premiato con un Gerhard-Altenbourg-Preis nel 2004 e con un Prix Meret Oppenheim nel 2006.
Mark Raetz è scultore, pittore e illustratore, ma dagli anni ottanta in poi è conosciuto sopratutto per la scultura intitolata Der Kopf, situata nel Merian Park di Basilea (vedi foto in alto). Sembrano piloni di cemento buttati a caso su un prato, invece a guardali bene e dalla giusta angolazione, quei singoli elementi compongono perfettamente un volto.
Oggi, nello specifico vogliamo sbalordirvi con le sue famose sculture Yes or Not.
Esistono varie versioni e diverse dimensioni di questi lavori, ma il concetto è sempre lo stesso: sculture tipografiche che cambiano senza muoversi!
Sono opere tridimensionali create per rendere omaggio all'illusione e la relatività. La parola "SI", da un altro punto di vista si legge come "NO". La scultura è fissa e non si muove, ma dal punto di vista dello spettatore sembrano due sculture totalmente differenti. Solamente girando intorno alla scultura si può vedere il cambiamento.
Sullo stesso filone poi ci si può sbizzarrire sui contrasti: Moi diventa Toi (Io-Te) e TODO diventa NADA (Tutto-Niente)
Il tema principale di questi lavori è investigare sulla natura della percezione. Il fulcro delle sue opere, infatti, non è in ciò che queste rappresentano, bensì su come queste vengono viste. Spesso tali opere richiedono l'interazione dello spettatore e possono essere comprese solo se viste in movimento o da particolari angolazioni.