È stata definita la rivoluzione artistica del ventunesimo secolo: stiamo parlando di lightpaintings, l'arte che fonde scultura, pittura, architettura e luce!
Tale tecnica permette di disegnare le radiazioni luminose come se fossero il soggetto di un dipinto, sostituendo fasci di luce cangiante alle tradizionali spennellate di colore.
Stephen Knapp viene considerato il padre di questa innovativa forma d'arte: l'artista poliedrico americano da più di trent'anni si dedica alla scoperta ed alla sperimentazione del connubio luce-arte e trasforma in magia le proprie intuizioni.
La materia prima utilizzata è il vetro, che viene trattato e rivestito di strati metallici; il processo descritto lo rende così dicroico, ossia gli conferisce quella capacità rifrangente tipica del prisma di Newton (proprio come accade nella copertina di The Dark Side of the Moon!).
Grazie al fenomeno della rifrazione, l'onda luminosa - che in normali condizioni viene percepita bianca dai nostri occhi - passando per il vetro dicroico si scompone nei colori che formano lo spettro visibile, creando uno spettacolo incantato.
Knapp utilizza il vetro come se fosse una tavolozza che prende parte ad una scultura: lo taglia, lo modella e lo lucida affinché possa dar forma alla luce che, propagata da lampade alogene, si rifrange sullo spazio circostante dando vita a coreografie artistiche inaspettate.
Ciò che l'artista ama di questa tecnica è lo stupore che suscita agli occhi degli osservatori: “non c'è nulla che nella memoria visiva umana, possa rimandare ad uno spettacolo del genere”, afferma Stephen, consapevole di sfidare con la propria arte le percezioni degli spettatori.
Le sue opere sono esposte in musei e, grazie alla grandezza che le caratterizza e alla scenografia buia circostante, creano un'atmosfera surreale in grado di amplificare l'esperienza del visitatore che si sente immerso in un maestoso e magico universo di colori.
I Lightpaintings di Stephen Knapp: meraviglia tra arte e fisica
- Dettagli
-
Mercoledì, 17 Agosto 2016
- Art & Urban
