Le sculture che vi mostriamo sono un po' bruttine ed inquietanti: ma allora perché realizzarle? E perché qualcuno dovrebbe comprarle? Dietro tutti questi lavori in ceramica c'è una storia vera e originalissima legata al passato dell'artista che rende tutto più autentico e chiarisce ogni perplessità.
Lei si chiama Erika Sanada ed è giapponese. Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla presa di coscienza, dalle dichiarazioni a cuore aperto e dalle parole spese dalla stessa artista, che dal suo sito racconta la sua triste storia:
"Quando ero giovane, i miei amici mi ignoravano e ho subito episodi di bullismo. Di conseguenza, sono rimasta in casa a guardare film di fantascienza e di animazione. Mi hanno aiutato a fuggire dalla realtà e mi hanno dato forza. Questi film hanno protagonisti che utilizzano la magia per trasformare gli altri in animali bizzarri e insetti. Queste trasformazioni mi hanno spinto a fare un lavoro che riflette le immagini che ho visto in quei film".
"Ho avuto una personalità ansiosa da quando ero una bambina. Mi preoccupo di tutto, anche delle cose piccole. L'ansia trascina la mia mente verso un lato oscuro, che è più potente ed intenso del mio lato positivo. A volte non riesco ad andare avanti perché sono emotivamente paralizzata. Ho deciso di mettermi faccia a faccia con le mie ansie, creando creature irregolari e inquietanti che rappresentano il mio lato oscuro. Di conseguenza, queste creature mostrano come la mia mente contorta cerca di superare l'ansia attraverso le mie creazioni".
Questi lavori riflettono questa amara infanzia e tutta l'ansia che l'artista si porta dietro. Anche noi siamo affascinati dal suo "lato oscuro".
I suoi animaletti hanno parti del corpo extra come gambe, denti e orecchie, eppure non fanno paura, anzi viene voglia di prenderli in braccio e guardarli a lungo. Sono dolci e allo stesso tempo agghiaccianti. Innegabilmente, questi lavori investono gli animali di qualità oniriche che attirano lo spettatore.