Una sedia di capelli con bocche in ceramica, un tappeto a pelo lungo costituito da migliaia di dita (sempre in ceramica, non temete!) e una finestra buia nascosta da una tende piena di occhi che ti osservano: sembra il set di un film dell'orrore, invece è un'istallazione di Fiona Roberts.
Fiona Roberts crea arredi scultorei, testimonianze intime dell'abitare, da cui la serie Intimate vestiges. Inquietante e ipnotico allo stesso tempo, questo lavoro è pieno di dettagli torbidi eppure carichi di significato.
La casa e il corpo sono i palinsesti degli eventi della vita, con una propria storia inscritta su ogni minima superficie. Sono i depositari di momenti preziosi, di routine e ricordi di tutti i giorni, del crescere e dell'invecchiare, di incidenti, di abitudini e di paure.
La natura soggettiva della casa viene esplorata attraverso una serie di texture raffiguranti parti del corpo incorporati negli arredi più tradizionali della casa: sedie, letti, tende e tappeti. Questo connubio sfuma i confini tra la casa e il corpo e rende difficile capire dove finisce la casa e dove comincia la persona.
Gli elementi convenzionali della casa che di solito passano inosservati diventano il centro della nostra attenzione e pian piano rivelano la loro storia personale.
Inquietante e ipnotica: Fiona Roberts in Intimate Vestiges
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Venerdì, 26 Giugno 2015
- Art & Urban
