Mi sono imbattuta casualmente nell’arte mistica di Frances Waite e ne sono rimasta piacevolmente sconcertata. Non ho saputo trattenere una sensazione di sgomento misto a stupore ed ammirazione nei confronti di questo spirito libero ed eclettico che illustra l’eros e lo fa totalmente out of the box.
Ormai incuriosita da Frances, non ho potuto fare a meno di ficcare il naso nel suo sito, alla ricerca di qualche indizio in più che mi introducesse alla vita della giovane.
“Love drawing, love u”, questa la sua biografia, sintetica ma decisamente diretta. Diretta ed esplicita come le sue illustrazioni, disegni carichi di erotismo e irriverenza che celano un mondo emblematico di sentimenti dissonanti.
Lo stile rimanda a quello delle immagini preistoriche, scene narrative impresse nelle grotte fin dall’era del paleolitico; in qualche modo anche i disegni dell’artista di Brooklyn racchiudono racconti, sequenze che ritraggono uomini e donne denudati dei propri vestiti a loro agio nel mondo dell’eros, liberati dal pudore e dalle convenzioni. I soggetti dell’artista però sono protagonisti di un binomio interessante, che contrappone alla libertà dell’espressione corporale l’oppressione di quella mentale ed emozionale.
Mentre da un lato genitali, posizioni particolari e parti intime padroneggiano la scena in modo esplicito, dall’altro catturano l’attenzione dettagli inquietanti e distorti che celano una teatralità emotiva cupa e angosciante. Donne che piangono, corpi immersi nel sangue, catene che legano più soggetti costretti nella complementarietà della loro nudità. La collezione Love Team è questo e molto di più, raccoglie anni ed anni di disegni spontanei, viscerali, veri.
Le linee tonde ed intrecciate dei corpi imperfetti insieme ai colori caldi e passionali amplificano la carica sensuale, riequilibrata però dalla contemporanea presenza di ombre e sfumature tetre. Questa contrapposizione estetica e semantica permette a Frances di veicolare contenuti differenti tramite la sua arte.
Frances Waite, l’altra faccia dell’eros
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Lunedì, 06 Febbraio 2017
- Art & Urban
