3-11 dicembre 2011 Fortezza da Basso Firenze
La Biennale di Firenze venne fondata nel 1997 come convocazione generale di tutti gli artisti, con tutte le loro diversità. Era il momento giusto per un’idea del genere. Alla fine degli anni Novanta l’arte contemporanea si trovava a un bivio. I vecchi presupposti – che l’arte viene a ondate, designate ciascuna con un ‘ismo’, che i prezzi d’asta sono pari al valore ricevuto, che la pittura era ‘morta’ e così via – stavano crollando. Improvvisamente divenne ovvio che l’arte è viva, fiorente e varia come l’umanità. Gli artisti sono ovunque. In quegli anni nella vecchia Firenze qualcosa di nuovo stava nascendo. Un comitato di artisti e curatori italiani propose una biennale dove artisti accreditati e di talento potessero esporre le loro opere più recenti. Gli artisti stessi avrebbero deciso le proprie modalità espositive. I rischi erano enormi: non vi era mai stata un’esposizione di questa portata, con un collegamento diretto tra lo studio dell’artista e le pareti di una mostra. La valutazione dei risultati non filtrati sarebbe stata affidata ad una Giuria Internazionale.
Nel 1997, con pochissima pubblicità, venne lanciato l’invito. La risposta fu straordinaria: 317 artisti da 17 paesi diversi. Nel 2003 la quarta edizione della Biennale di Firenze divenne la vetrina mondiale più completa d’arte contemporanea, con la partecipazione di più di 800 artisti provenienti da 70 paesi diversi. Chi si attende un’unica visione organizzativa rimarrà stupito dalla molteplicità poliglotta. L’unico curatore è il visitatore: fatevi il vostro “elenco dei preferiti”, e vedrete che non ci saranno due elenchi uguali.
Alla Biennale svolgono ruoli chiave artisti che sono nelle più diverse fasi della loro carriera, compresi i più eminenti. La loro presenza è una conferma che il giardino dell’arte produce frutti meravigliosi, quando è coltivato da molte mani. Tra gli artisti che in passato hanno ricevuto il premio “Lorenzo il Magnifico” alla carriera figurano Chen Cheng-Hsiung nel 2001 (il primo pittore espressionista astratto cinese), David Hockey nel 2003, Christo e Jeanne-Claude e Richard Anuskiewicz (ideatore della Op Art negli anni ’60) nel 2005 e Gilbert and George nel 2007. Quest’anno la Biennale ha conferito i premi alla carriera a Marina Abramovic (nota in tutto il mondo per l’uso del corpo nelle sue performace) e Shu Yong.
La Biennale crede nella promozione del rispetto e della tolleranza tra i popoli del mondo attraverso l’arte e la cultura. Nel 2001 la Biennale è stata riconosciuta dall’ONU come partner ufficiale del suo programma Dialogo tra le Civiltà. Dal 2005 è gemellata con la Triennale dell’India, l’esposizione d’arte contemporanea più importante dell’Asia, e dal 2003 con la Biennale finladese di Turku. L’interazione tra arte e scienza è un tema costante della Biennale. Nel 2003 la Biennale rese omaggio ai Laboratori di Restauro dei Musei Vaticani e alla Ferrari, mentre nel 2005 fu omaggiato il design della storica casa motociclistica americana Harley-Davidson.
Giunta alla sua VII Edizione la Biennale si conferma vetrina d’eccellenza in campo internazionale del panorama artistico contemporaneo, con oltre 650 artisti provenienti da 84 nazioni del mondo e più di 2500 opere esposte.
Gli ospiti d’onore di questa edizione, che riceveranno il Premio “Lorenzo il Magnifico” alla carriera, massimo riconoscimento della Biennale, sono: Jeff Koons e Agatha Ruiz de la Prada.
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